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Luigi De Giovanni: Flowers. Comunicato stampa

La Galleria d’Arte III Millennio ha il piacere di invitare la S.V. alla vernice della mostra personale “Flowers” dell’artista Luigi De Giovanni che si svolgerà sabato 15 novembre 2003 alle ore 17. La mostra sarà visitabile dal 15 al 30 novembre 2003 presso i locali della galleria in Venezia Sestiere San Marco, 1047 dalle ore 10 alle ore 19, lunedì chiuso.

In occasione dell’inaugurazione il prof. Eugenio Manzato direttore dei Musei Civici di Treviso presenterà le opere al pubblico.

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La pittura di Luigi De Giovanni è lieta allegoria della vita, vissuta con la grazia del poeta. L’artista fa della pittura un luogo in cui solo chi ha affrontato le difficoltà della vita può abbandonare le membra e lasciare appese al chiodo le vesti umide.

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Luigi De Giovanni: Flowers

Biografia

Luigi De Giovanni nasce il 12 febbraio del 1950 a Specchia (Lecce). Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.

Parere del curatore Nicola Eremita

La pittura di Luigi De Giovanni è lieta allegoria della vita vissuta con la grazia del poeta. I colori per l’artista sono un pretesto per frapporre abissi tra sè ed il mondo quotidiano, non per fuggire ma per trovare la propria isola in cui ogni desiderio è realizzato, in cui regna sovrana l’armonia.

Luigi De Giovanni, con le morbide contorsioni dell’olio, con i vivaci intrichi della natura, con la sua espressività inquieta, fa della pittura un luogo in cui, solo chi ha affrontato le difficoltà della vita può abbandonare le membra e lasciare appesi al chiodo le vesti umide, come ebbe a dire un antico poeta latino.

Se osservate le sue nature morte ed i suoi paesaggi di sapore mediterraneo, potete cogliere una tensione interiore; le sue tele sono mosse, delicatamente ma decisamente trattengono una grande forza spirituale, idealizzandola. In questo modo la pittura di De Giovanni, lietamente s’insinua nella coscienza toccandone le corde più profonde ed evocative.

Galleria delle opere

Inaugurazione della mostra

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Visita del Presidente Alfonso Portillo Cabrera

domenica 26 ottobre 2003 alle ore 15 il Presidente della Repubblica del Guatemala S.E. Alfonso Portillo Cabrera ha fatto visita alla Galleria d’Arte III Millennio.
Erano al suo seguito Mr. Jiulio Giron, Col. Raul Emilio Castillo Ovando, Mag. Elias Edilberto Veliz Vargas, Mr. Angel Antonio Sanchez Reyes.

La delegazione è stata accompagnata dal Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera On. Gustavo Selva, dal Segretario Generale di I.T.A.C.A. dr. Giorgio De Faveri. L’incontro è stato organizzato nell’ambito degli scambi culturali Italia – Bulgaria dell’Associazione I.T.A.C.A.. Durante la visita il direttore artistico Nicola Eremita ha illustrato al Presidente le opere dell’artista Mario Eremita. Il Presidente ha molto apprezzato le opere e, rivelandosi un esperto estimatore è divenuto collezionista entusiasta di un opera dell’artista.

Anna Zanchetta: Olii. Comunicato stampa

La Galleria d’Arte III Millennio ha il piacere di invitare la S.V. alla vernice della mostra personale dell’artista Annamaria Zanchetta che si svolgerà sabato 29 marzo 2003 alle ore 18. La mostra sarà visitabile dal 29 marzo al 15 aprile 2003 presso i locali della galleria in Venezia Sestiere San Marco, 1047 dalle ore 10 alle ore 19, lunedì chiuso.

In occasione dell’inaugurazione il critico d’arte Paolo Rizzi ed il curatore Nicola Eremita presenteranno le opere al pubblico.

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I Collettiva d’Arte Contemporanea Biennale di Venezia. Comunicato stampa

La Galleria d’Arte III Millennio ha il piacere di invitare la S.V. all’inaugurazione della I Collettiva d’Arte Contemporanea Biennale di Venezia che si svolgerà dal 2 al 29 agosto 2003 presso la propria sede in Sestiere San Marco, 1047, a pochi passi da Piazza San Marco. La mostra collettiva si svolge in occasione della 50. Biennale di Venezia “Sogni e Conflitti: la Dittatura dello Spettatore”.

Le opere saranno presentate dal critico d’arte dr. Paolo Rizzi e dal curatore della mostra dr. Nicola Eremita.

Espongono

Aldo Zanetti, Andrea Soraperra, Angelo Gabriele Fierro, Claudia Tintorri, Franco Manzoni, Gianni Belisardi, Lino Nolli, Lucetta Risaliti, Lucio Pezzolesi, Natalina Criscione, Patrizia Grieco, Pietro Rouge, Vittorio Alghisi.

Opening reception e presentazione sabato 2 agosto ore 18 presso Galleria d’Arte III Millennio

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I Collettiva d’Arte Contemporanea Biennale di Venezia 02 – 29 agosto 2003

in occasione della 50. Biennale d’Arte di Venezia Sezione Arti Visive “Sogni e Conflitti: la Dittatura dello Spettatore.” Curatore Nicola Eremita

Introduzione

In occasione della 50. Biennale d’Arte di Venezia Sezione Arti Visive “Sogni e Conflitti: la Dittatura dello Spettatore”, si svolge la prima edizione della Collettiva d’Arte Contemporanea Biennale di Venezia.

In questa prima edizione espongono artisti italiani. Nell’affollato e variegato panorama artistico veneziano, la Galleria d’Arte III Millennio è la prima e sola galleria d’arte che organizza questo tipo di manifestazioni, scevre da qualsiasi indirizzo politico o propagandistico, lasciando agli artisti libertà di espressione e tecnica.

Ogni esposizione diviene così un piccolo “museo” di arte contemporanea e non una vera e propria “mostra”. Questa differenza è cruciale e sostanziale in quanto, secondo la moda attuale, il curatore di turno diviene il vero protagonista. Egli infatti s’impone quale “arredatore” della mostra; l’artista quindi cala in secondo piano.

In questo caso, pur essendoci il curatore, sono gli artisti in primo piano. Il ruolo del curatore invece è più complesso e discreto: egli deve presentare le opere al pubblico; deve parlarne deve decodificarle e collegarle in modo tale da accendere la curiosità e l’attenzione. In tal modo egli apre il dibattito e la dialettica, divenendo non più provocatore ma esortatore all’attenzione verso la multiformità della sensibilità umana.

Questo è dialogo e non monotona auto-celebrazione. Non servono quindi gli acronimi.

Espongono

Aldo Zanetti, biografia

L’artista Aldo Zanetti è nato a Catania il 29 Ottobre 1944 dove vive ed opera. Partecipa a manifestazioni d’arte nazionali ed estere. È accademico scenografo, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Socio Psico Pedagogico “G. Turrisi Colonna” di Catania.

Parere del curatore

Le opere dell’artista prof. Aldo Zanetti manifestano la sconcertante attualità. La lirica molto personale, potentemente evocativa, predilige le colorazioni primarie e possiede forti connotazioni metafisiche.


Andrea Soraperra, biografia

L’artista Andrea Soraperra è nato il 12 Agosto 1945. Ha studiato presso l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa e presso l’Atelier dello scultore Toni Gross. Attualmente vive e lavora a Canazei in provincia di Trento.

Parere del curatore

L’artista Andrea Soraperra mantiene una caratteristica e antica tradizione delle nostre Alpi. La scultura del legno è un’attività florida in Trentino e annovera artisti di fama internazionale. Le opere presentate sono una degna rappresentanza dell’arte di montagna sempre sognante e misteriosa, affascinante e inconfondibile. Molto apprezzata la scultura “la diva”, per il suo anticonformismo.


Angelo Gabriele Fierro, biografia

L’artista Angelo Gabriele Fierro vive e lavora a Morbegno in provincia di Sondrio.

Parere del curatore

L’artista Angelo Gabriele Fierro è uno scultore maturo di notevole talento. Figurativo di carattere forte, Fierro ha la mano decisa dello scultore rinascimentale e dimostra nelle sue opere la cultura di chi vuole rimettere al centro dell’attenzione la dimensione umana, e chi scrive ritiene che questa sia una fonte di rinnovamento dell’arte contemporanea. Angelo Gabriele Fierro può essere a ragione annoverato tra gli innovatori.


Claudia Tintorri, biografia

L’artista Claudia Tintorri vive e lavora a Schio in provincia di Vicenza. Ha compiuto gli studi artistici a Milano, Lugano, Copenaghen e Florida.

Parere del curatore

La pittura di Claudia Tintorri trattiene un contegno sacro e ieratico. Qui è celebrato con convinzione il concetto di arte per l’arte e di sensualità dell’arte. Il gusto simbolista si svolge anche nella scelta dei colori interpreti della commistione tra sacro e profano: l’azzurro dei cieli, il rosso dei drappi. Peccato e beatitudine convivono assieme e la forma umana è esaltata nelle sue doti originarie.


Franco Manzoni, biografia

L’artista Franco Manzoni vive e lavora a Trento dove è nato nel 1964.

Parere del curatore

È un valido esempio di pittura astratta pura. Principale ispirazione dell’artista sono i colori e l’ermetica armonia della loro giustapposizione. Si riscontrano tonalità proprie di Kandiskij e forse come il grande maestro, qui il colore cerca la sua armonia in un contesto di regole d’ispirazione musicale. Ottimo il dipinto intitolato “risveglio”.


Gianni Belisardi, biografia

L’artista Gianni Belisardi vive e lavora a Fidenza in provincia di Parma.

Parere del curatore

L’artista ama il colore pieno, ricco, vivace. Esprime con efficacia espressionista il suo amore per la natura e per le opere dell’uomo in armonia con essa. Le tematiche sono godibili e la tecnica è ben gestita.


Lino Nolli, biografia

Lino Nolli nasce ad Amalfi il 29 Gennaio 1960. Autodidatta, inseguendo il sogno della moda comincia il suo cammino nell’arte cogliendo la bellezza dei luoghi nel palcoscenico naturale della sua terra poi l’impegno con le agenzie di moda.
Vive e lavora tutt’oggi ad Atrani nell’incantevole spazio della Costiera Amalfitana.

Parere del curatore

parere


Lucetta Risaliti, biografia

L’artista Lucetta Risaliti vive e lavora a Firenze. Insegna pittura e modellato all’Istituto di Cultura Italiana per stranieri “Michelangelo” di Firenze e gestisce l’Atelier “Florence” in Via Ghibellina 92R dove insegna disegno e tecniche pittoriche ad artisti italiani e stranieri.

Parere del curatore

La pittura di Lucetta Risaliti è simbolista ed espressionista. L’opera presentata è costruita con equilibrio dualistico e pare voglia incarnare la funzione allegorica del rebus. L’atmosfera enigmatica è perfettamente resa dal viso di Eva che si fa statua impenetrabile i cui occhi sono privi di vita e dalla mela nera evidente simbolo di degradazione e morte. L’Adamo è colto in una posa di severa disperazione e il fatto che sia rappresentato da una delle razze umane più oppresse della storia non è un caso e non è un caso che uno dei suoi occhi sia coperto dall’occhio del serpente: incarnazione del male.


Lucio Pezzolesi, biografia

L’artista Lucio Pezzolesi è nato a Fano nel 1935. Si è formato all’Istituto Statale di Belle Arti di Urbino, specializzandosi in Tecniche Litografiche. Insignito di Diploma di Merito dall’Accademia Raffaello di Urbino, diviene docente di materie artistiche. Ha partecipato alla IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, al Premio Marche di Ancona, al XVII G.B. Salvi a Sassoferrato, al IV Premio Novi di Modena, alla rassegna Crono/Video/Grafie a Pesaro, alla IV Biennale d’arte di Novi (MO), al World Festival Art on Paper Slovenski Cranj Slovenija. Attualmente l’artista vive e lavora a Pesaro.

Parere del curatore

È un artista dal tocco delicato e acuto, ironico e ingegnoso. Le opere presentate propongono una nuova e dissacrante versione dell’arte povera contaminata da astrattismo e gestualità. Rimarchevole lo stridente contrasto tra il tradizionalismo popolare della campana di vetro, quasi citazione della celebre poetica di Gozzano, con l’ultramoderna concezione della “Scimmia” forse riferita al corrispondente significato anglosassone di abbandono alle allucinazioni in cui la realtà sensibile è sconvolta.


Natalina Criscione, biografia

L’artista Natalina Criscione vive e lavora a Catania dove è nata nel 1938. Dal 1961 ha partecipato a diverse manifestazioni d’arte ottenendo significativi premi e riconoscimenti. Ha eseguito, inoltre, pitture murali nella Chiesa di Sant’Euplio a Catania.

Parere del curatore

Pittura di carattere, dai tratti forti, che predilige i contrasti alle sfumature. Per certi aspetti vicina alla recente transavanguardia italiana, mentre la drammatizzazione cubista delle forme e l’uso del colore rivelano una grande passione per la pittura franco-tedesca del primo novecento con palese predilezione per Picasso.


Patrizia Grieco, biografia

L’artista Patrizia Grieco è nata a Salerno nel 1962 . Tra il 1982 e il 1991 lavora a Napoli come restauratrice di sculture lignee e nel 1991 segue il corso Raku presso IPSIA Capodimonte. Durante gli anni novanta, dopo il diploma di maturità artistica conseguito alla scuola F. Palizzi di Napoli, collabora con l’artista Andrea Simeoni di Legnano. Nel corso della sua carriera realizza numerose mostre personali e collettive. Oggi vive e lavora a Salerno.

Parere del curatore

Sculture realizzate con passione. La ricerca è qui condotta con acutezza e denota competenze tecniche di rilievo. Sono apprezzabili la compostezza dei soggetti e la tensione emotiva e vitale che emanano. Si tratta di quell’arte contemporanea che non ha tradito l’illustre tradizione verista meridionale.


Pietro Rouge, biografia

L’artista Pietro Rouge, pittore e scultore, è nato il 21 Maggio 1959 a Marigliano in provincia di Napoli. Diplomato presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha sviluppato la sua ricerca nell’ambito della pittura, della scultura in bronzo in legno in marmo in vetro ed del design.

Attualmente è membro della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Vescovile di San Marco Argentano. Vive e lavora a Scalea (CS) dove ha sede il suo Studio d’Arte.

Il dipinto presentato alla I Collettiva Biennale di Venezia è stato ispirato dal conflitto in Bosnia durante il quale molte donne furono violentate e costrette a condurre a termine gravidanze frutto degli abusi sessuali.

La scultura simboleggia la grandezza della donna intesa come rapporto di tre ad uno con l’uomo il quale si esalta diventandone il servitore.

Parere del curatore

artista versatile e dinamico, colpisce per la sua forza espressiva e per la vividezza con cui tratta la materia. È notevole la padronanza del tratto. La scultura è un chiaro esempio di erotismo romantico, mentre il dipinto si colloca nel filone neo-espressionista di matrice tedesca.


Vittorio Alghisi, biografia

L’artista Vittorio ( Vito ) Alghisi è nato il 15 Aprile 1947 a Capriolo in provincia di Brescia. Cresciuto in una famiglia modesta ha posseduto fin da bambino la passione per il disegno e la pittura che ha praticato con crescente entusiasmo. Attualmente vive e lavora a Colombaro di Corte Franca in provincia di Brescia.

I dipinti di Vittorio Alghisi possiedono un lirismo che scioglie il suo canto leggero nell’ansa profumata di una natura semplice, addomesticata, buona: la natura del sogno.

Parere del curatore

È pittura dai toni delicati di sapore impressionista. L’artista manifesta il suo affetto per gli impressionisti francesi ma non disdegna evidenti citazioni dei maestri italiani quali il De Pisis. Ben rappresentata la personalità solare e svagata dell’artista “en plen air”, la pittura risulta alleggerita dei tratti drammatici nella sua aspirazione ad evocare il piacere della vita a contatto con la natura. Ciò anche se le opere sono create in studio, lontano dal “locus amoeno”.


Inaugurazione della mostra

Franco Manzoni: Opere. Comunicato stampa

La Galleria d’Arte III Millennio ha il piacere di invitare la S.V. alla vernice della mostra personale dell’artista Franco Manzoni che si svolgerà sabato 13 gennaio 2003 alle ore 17. La mostra sarà visitabile dall’11 al 21 gennaio 2003 presso i locali della galleria in Venezia Sestiere San Marco, 1047 dalle ore 10 alle ore 19, lunedì chiuso.

In occasione dell’inaugurazione il critico d’arte Carlo Sebesta ed il curatore Nicola Eremita presenteranno le opere al pubblico.

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Franco Manzoni: Opere.

Biografia

Franco Manzoni è nato nel 1964 a Trento ove lavora e vive con la moglie Maria e i figli Carlo, Rita e Francesco.

Parere del curatore Nicola Eremita

È un valido esempio di pittura astratta pura. Principale ispirazione dell’artista sono i colori e l’ermetica armonia della loro giustapposizione. Si riscontrano tonalità proprie di Kandiskij e forse come il grande maestro, qui il colore cerca la sua armonia in un contesto di regole d’ispirazione musicale. Ottimo il dipinto intitolato “risveglio”.

Galleria delle opere

Esposizioni

2009 Trento “Arte a Palazzo” esposizione personale Palazzo della Regione;
2008 Venezia Galleria San Vidal collettiva in memoria di Paolo Rizzi;
2007 Roma collettiva Galleria della Pigna via della Pigna (Città del Vaticano);
2007 Venezia collettiva ( Settembre ) Galleria San Vidal;
2007 Trento serata di esposizione personale presso “Lo scrigno del Duomo”, Piazza del Duomo;
2007 Venezia collettiva ( Giugno ) Campo San Zaccaria Scoletta San Zaccaria;
2006 Aldeno ( Trento ) IGF personale Presentazione Carlo Sebesta;
2005 Milano Galleria Lazzaro by Corsi collettiva presentata da Palo Rizzi.
2004 Padova 15° Mostra d’Arte Contemporanea Artepadova. Padiglione “incontri” Presentazione Gabriella Niero e Palo Rizzi;
2004 Venezia collettiva Centro d’Arte San Vidal;
2004 Aldeno ( Trento ) IGF personale Presentazione del critico e giornalista Gabriella Niero;
2004 Milano collettiva Galleria Lazzaro by Corsi collettiva;
2003 Venezia “Prima Collettiva Biennale di Venezia” Galleria III Millennio presentata da Paolo Rizzi;
2003 Firenze collettiva Galleria Gadarte;
2003 Venezia collettiva Museo Sant’Apollonia. Presentazione di Palo Rizzi;
2003 Venezia personale Galleria III Millennio San Marco. Presentazione Carlo Sebesta;
2002 Padova 13° Mostra d’Arte Contemporanea Artepadova padiglione “Incontri”. Presentazione di Palo Rizzi;
2001 Conegliano personale Casa Museo Cima da Conegliano. Presentazione Bianca Simonetti;
1999 Treviso Antico Eremo Camaldolese di Rua personale.

Franco Manzoni ha esposto in molte città italiane la sua evoluzione artistica confrontandosi e coinvolgendo molti esperti appassionati ed ottenendo il favore della critica.

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Inaugurazione della Galleria

apertura della Galleria d’Arte III Millennio, 15 dicembre 2001

Dopo anni di lavoro, Sabato 15 Dicembre 2001 alle ore 17.00 è stata inaugurata l’apertura della Galleria d’Arte III Millennio.

Inizialmente furono acquisiti i locali di proprietà della BNL che si trovavano in stato di completo abbandono e degrado.

Al primo sopralluogo, l’arch. Michelangelo Eremita ha riscontrato l’esistenza di ben tre archi in pietra completamente tamponati da muri in mattoni che lasciavano solamente tre finestre in corrispondenza del colmo degli archi. In base a quella fortunatissima struttura portante l’architetto redigeva il coraggioso progetto di restauro.

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facciata dei locali della galleria prima del restauro, occupati da plateatico abusivo

Durante i lavori furono scoperti dei documenti in pergamena che contenevano informazioni circa l’antica attività che veniva svolta nei locali. Tali documenti erano infilati nelle fessure dei travi a fungere da riempimento per la stuccatura e vennero estratti quando i travi furono ripuliti. Le pergamene indicavano che i locali della Galleria, in passato, erano destinati alla conservazione ed al commercio delle carni.

I tre archi, aperti in Rio Terà de le Colonne che allora era un canale acqueo, accoglievano le imbarcazioni con i quarti macellati in terraferma; qui venivano scaricati e conservati.

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il curatore Nicola Eremita con un’amica

I lavori di restauro furono funestati dalla pervicace resistenza di un oste il quale pretendeva di esercitare abusivamente la sua attività su pubblico suolo in aderenza alla Galleria, ciò che aveva svolto, appunto senza alcuna autorizzazione, fin dal lontano 1992.

Questo individuo, insieme alla sua consorte ed alcuni suoi tirapiedi arrivò anche a minacciare di violenza in presenza di pubblici ufficiali, qualora non si fosse rinunciato all’impresa.

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il curatore Nicola Eremita

L’Amministrazione Comunale di Venezia ebbe, in tale incresciosa vicenda, un ruolo quanto mai discutibile. Essa non effettuò l’immediata rimozione dell’illecita occupazione di suolo pubblico, perpetuata dall’oste; ma inflisse alla Galleria oltre dieci mesi di ritardi nell’apertura. Addirittura concesse all’abusivo un’occupazione di suolo pubblico in compensazione alla rimozione dell’occupazione abusiva!!

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da sinistra a destra: Nicola Eremita, Rinalda Truffi, Michelangelo Eremita

Fu questo il segno dell’accoglienza dell’Amministrazione della Città di Venezia nei confronti di persone capaci ed intraprendenti che, con spirito d’iniziativa e tanto coraggio, hanno avuto l’ardire di voler proporre un nuovo ed indipendente inserto culturale dedicato all’Arte Contemporanea.

Considerando anche che l’apertura della Galleria ha sottratto all’abusivismo ed all’incivile sfruttamento del suolo pubblico un prezioso angolo della Città adiacente a Piazza San Marco.

Non fu tuttavia abbastanza.
Quando venne richiesto all’Amministrazione Comunale, il permesso di affiggere un cartello direzionale per la sede della Galleria, così come il regolamento per la pubblicità consentiva alle Gallerie d’Arte, esso fu diniegato. Tale concessione fu diniegata ancora e ancora, nonostante le molteplici spiegazioni sulla liceità ed il pieno diritto ad avere tale beneficio. Non vi fu alcun ricorso al T.A.R. per una questione di principio, per fare di quella esperienza una testimonianza di ciò che è divenuta quella che un tempo era la Serenissima.

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da sinistra a destra: Michelangelo Eremita, Rinalda Truffi, Nicola Eremita

È il segno di questi tempi bui, pieni d’ipocrisia e privi d’attenzione verso il valore della cultura e del lavoro degli artisti e degli artigiani; in particolare di questi ultimi che, in grande parte sono stati letteralmente cacciati da Venezia al pari di buona parte della classe media e medio-bassa che un tempo era la spina dorsale, la linfa vitale della Città.

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la direttrice Rinalda Truffi

Molti veneziani protestano contro questa realtà ma molti di quelli che protestano non sanno o fingono di non sapere e voltano lo sguardo dall’altra parte quando accadimenti ignobili come questi, si ripetono e feriscono la dignità di quella che un tempo era una Civiltà Anfibia.

Quando capita di raccontare ad uno di loro questi vergognosi fatti, la risposta spesso è un’ancor più vile e spregevole domanda: “Perchè avete voluto venire a Venezia?”

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Michelangelo Eremita con un amico

Come se tale arrivo in fondo non sia gradito; come se l’accesso a questo luogo sia concesso solamente a qualcuno, magari espressione diretta di una certa cerchia di persone, ben note nei salotti d’élite. Chi è fuori da questi schemi è un intruso e va combattuto.

La sera del 15 Dicembre 2001 infine fu aperta al pubblico la Galleria d’Arte III Millennio, fu una giornata freddissima ma il clima in questo luogo di cultura fu riscaldato dall’attenzione di un centinaio di amici, Veneziani e non, che vollero condividerne la nascita. Ovviamente nessuna delle personalità locali, nemmeno l’Assessore alla Cultura, vollero presenziare.

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Rinalda Truffi e Michelangelo Eremita

Dopo molti anni infine s’è capito il motivo di tanta ostilità. A Venezia non sono graditi coloro che dimostrino di esser in grado di far da sé e di proporre qualcosa d’indipendente. Questa città, retta dalla mentalità della rendita e dell’assistenzialismo clientelare della cultura, accoglie solamente chi dimostra di essere inetto ed incapace di provvedere a sé stesso.

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l’artista Mario Eremita

La Galleria d’Arte III Millennio ha chiuso nel 2016 dopo tanti anni, di operatività. Quindici anni di lavoro sono la prova della validità dell’intento, della tenacia e della seria professionalità del lavoro che qui si svolse. La Galleria ha ospitato oltre duecentocinquanta artisti di ogni nazionalità e ben tre Padiglioni Nazionali della Biennale di Venezia.

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i tanti carissimi amici che hanno festeggiato con noi l’apertura della galleria