Gabriella Giuriato, l’artista famosa per il “Mondo di Sfere”, vive e lavora a Venezia, sua città natale.
L’originalità della Giuriato, insaziabile nella ricerca, sempre pronta a sorprendere, risiede nella scelta della forma sferica, come me mezzo sul quale, attraverso il collage ed interventi di anno in anno più materici ( talvolta con utilizzo di conchiglie, cd, paperolles ), narrare nuove storie.
Per esse la sua ispirazione va dall’amata pittura metafisica, a sprazzi surrealisti, a richiami della pop-art, a motivi geometrici di grande intensità e suggestione, senza dimenticare interventi sulla sfera stessa ( di solito in legno o in cartapesta ), con tagli e supporti, che la trasformano in mobile scultura.
In questi ultimi anni l’artista si è avvicinata alla grafica, trasportando la “rotosfera” sulla superficie di una carta, dove rullare la matericità ed il colore della sua originale tecnica a collage. Si tratta di monotipi, che rappresentano un’ulteriore, significativa tappa nella ricerca cromatica. L’attività espositiva dell’artista veneziana negli ultimi dieci anni ha toccato, con varie personali, Albissola Marina, Venezia, Milano, Spoleto, mentre a Firenze, Roma, Milano, Savona, Berlino, Lipsia, San Vito al Tagliamento la Giurato ha partecipato a diverse collettive.
Parere del curatore Nicola Eremita
Gabriella Giuriato Faotto è un’artista rivolta alla ricerca nell’ambito delle avanguardie dell’arte pop, riproposta in una versione personalissima e italianissima. Gabriella ama dichiarare il suo amore per la cultura americana ed in particolare per il vitalismo ed il positivismo degli anni sessanta, anni di boom economico, di ottimismo e fiducia nella potenza della società occidentale. Ogni opera è una raccolta di simboli cari all’immaginario dell’artista come la sensuale siluette di Marylin Monroe, ed è anche una serie d’indizi per ricostruire il mondo visto con gli occhi di Gabriella.
Molto toccante la sfera “omaggio a manhattan” in cui Gabriella esprime lo shock provato quando l’attacco terroristico ha cancellato uno dei simboli del positivismo americano.
L’ispirazione pop risulta finemente contaminata da una figurazione surrealista sulla quale chi scrive suggerisce d’insistere.
La Galleria d’Arte III Millennio ha il piacere di invitare la S.V. all’inaugurazione della I Collettiva d’Arte Contemporanea Biennale di Venezia che si svolgerà dal 2 al 29 agosto 2003 presso la propria sede in Sestiere San Marco, 1047, a pochi passi da Piazza San Marco. La mostra collettiva si svolge in occasione della 50. Biennale di Venezia “Sogni e Conflitti: la Dittatura dello Spettatore”.
Le opere saranno presentate dal critico d’arte dr. Paolo Rizzi e dal curatore della mostra dr. Nicola Eremita.
Espongono
Aldo Zanetti, Andrea Soraperra, Angelo Gabriele Fierro, Claudia Tintorri, Franco Manzoni, Gianni Belisardi, Lino Nolli, Lucetta Risaliti, Lucio Pezzolesi, Natalina Criscione, Patrizia Grieco, Pietro Rouge, Vittorio Alghisi.
Opening reception e presentazione sabato 2 agosto ore 18 presso Galleria d’Arte III Millennio
Franco Manzoni è nato nel 1964 a Trento ove lavora e vive con la moglie Maria e i figli Carlo, Rita e Francesco.
Parere del curatore Nicola Eremita
È un valido esempio di pittura astratta pura. Principale ispirazione dell’artista sono i colori e l’ermetica armonia della loro giustapposizione. Si riscontrano tonalità proprie di Kandiskij e forse come il grande maestro, qui il colore cerca la sua armonia in un contesto di regole d’ispirazione musicale. Ottimo il dipinto intitolato “risveglio”.
Galleria delle opere
Esposizioni
2009 Trento “Arte a Palazzo” esposizione personale Palazzo della Regione; 2008 Venezia Galleria San Vidal collettiva in memoria di Paolo Rizzi; 2007 Roma collettiva Galleria della Pigna via della Pigna (Città del Vaticano); 2007 Venezia collettiva ( Settembre ) Galleria San Vidal; 2007 Trento serata di esposizione personale presso “Lo scrigno del Duomo”, Piazza del Duomo; 2007 Venezia collettiva ( Giugno ) Campo San Zaccaria Scoletta San Zaccaria; 2006 Aldeno ( Trento ) IGF personale Presentazione Carlo Sebesta; 2005 Milano Galleria Lazzaro by Corsi collettiva presentata da Palo Rizzi. 2004 Padova 15° Mostra d’Arte Contemporanea Artepadova. Padiglione “incontri” Presentazione Gabriella Niero e Palo Rizzi; 2004 Venezia collettiva Centro d’Arte San Vidal; 2004 Aldeno ( Trento ) IGF personale Presentazione del critico e giornalista Gabriella Niero; 2004 Milano collettiva Galleria Lazzaro by Corsi collettiva; 2003 Venezia “Prima Collettiva Biennale di Venezia” Galleria III Millennio presentata da Paolo Rizzi; 2003 Firenze collettiva Galleria Gadarte; 2003 Venezia collettiva Museo Sant’Apollonia. Presentazione di Palo Rizzi; 2003 Venezia personale Galleria III Millennio San Marco. Presentazione Carlo Sebesta; 2002 Padova 13° Mostra d’Arte Contemporanea Artepadova padiglione “Incontri”. Presentazione di Palo Rizzi; 2001 Conegliano personale Casa Museo Cima da Conegliano. Presentazione Bianca Simonetti; 1999 Treviso Antico Eremo Camaldolese di Rua personale.
Franco Manzoni ha esposto in molte città italiane la sua evoluzione artistica confrontandosi e coinvolgendo molti esperti appassionati ed ottenendo il favore della critica.
apertura della Galleria d’Arte III Millennio, 15 dicembre 2001
Dopo anni di lavoro, Sabato 15 Dicembre 2001 alle ore 17.00 è stata inaugurata l’apertura della Galleria d’Arte III Millennio.
Inizialmente furono acquisiti i locali di proprietà della BNL che si trovavano in stato di completo abbandono e degrado.
Al primo sopralluogo, l’arch. Michelangelo Eremita ha riscontrato l’esistenza di ben tre archi in pietra completamente tamponati da muri in mattoni che lasciavano solamente tre finestre in corrispondenza del colmo degli archi. In base a quella fortunatissima struttura portante l’architetto redigeva il coraggioso progetto di restauro.
facciata dei locali della galleria prima del restauro, occupati da plateatico abusivo
Durante i lavori furono scoperti dei documenti in pergamena che contenevano informazioni circa l’antica attività che veniva svolta nei locali. Tali documenti erano infilati nelle fessure dei travi a fungere da riempimento per la stuccatura e vennero estratti quando i travi furono ripuliti. Le pergamene indicavano che i locali della Galleria, in passato, erano destinati alla conservazione ed al commercio delle carni.
I tre archi, aperti in Rio Terà de le Colonne che allora era un canale acqueo, accoglievano le imbarcazioni con i quarti macellati in terraferma; qui venivano scaricati e conservati.
il curatore Nicola Eremita con un’amica
I lavori di restauro furono funestati dalla pervicace resistenza di un oste il quale pretendeva di esercitare abusivamente la sua attività su pubblico suolo in aderenza alla Galleria, ciò che aveva svolto, appunto senza alcuna autorizzazione, fin dal lontano 1992.
Questo individuo, insieme alla sua consorte ed alcuni suoi tirapiedi arrivò anche a minacciare di violenza in presenza di pubblici ufficiali, qualora non si fosse rinunciato all’impresa.
il curatore Nicola Eremita
L’Amministrazione Comunale di Venezia ebbe, in tale incresciosa vicenda, un ruolo quanto mai discutibile. Essa non effettuò l’immediata rimozione dell’illecita occupazione di suolo pubblico, perpetuata dall’oste; ma inflisse alla Galleria oltre dieci mesi di ritardi nell’apertura. Addirittura concesse all’abusivo un’occupazione di suolo pubblico in compensazione alla rimozione dell’occupazione abusiva!!
da sinistra a destra: Nicola Eremita, Rinalda Truffi, Michelangelo Eremita
Fu questo il segno dell’accoglienza dell’Amministrazione della Città di Venezia nei confronti di persone capaci ed intraprendenti che, con spirito d’iniziativa e tanto coraggio, hanno avuto l’ardire di voler proporre un nuovo ed indipendente inserto culturale dedicato all’Arte Contemporanea.
Considerando anche che l’apertura della Galleria ha sottratto all’abusivismo ed all’incivile sfruttamento del suolo pubblico un prezioso angolo della Città adiacente a Piazza San Marco.
Non fu tuttavia abbastanza. Quando venne richiesto all’Amministrazione Comunale, il permesso di affiggere un cartello direzionale per la sede della Galleria, così come il regolamento per la pubblicità consentiva alle Gallerie d’Arte, esso fu diniegato. Tale concessione fu diniegata ancora e ancora, nonostante le molteplici spiegazioni sulla liceità ed il pieno diritto ad avere tale beneficio. Non vi fu alcun ricorso al T.A.R. per una questione di principio, per fare di quella esperienza una testimonianza di ciò che è divenuta quella che un tempo era la Serenissima.
da sinistra a destra: Michelangelo Eremita, Rinalda Truffi, Nicola Eremita
È il segno di questi tempi bui, pieni d’ipocrisia e privi d’attenzione verso il valore della cultura e del lavoro degli artisti e degli artigiani; in particolare di questi ultimi che, in grande parte sono stati letteralmente cacciati da Venezia al pari di buona parte della classe media e medio-bassa che un tempo era la spina dorsale, la linfa vitale della Città.
la direttrice Rinalda Truffi
Molti veneziani protestano contro questa realtà ma molti di quelli che protestano non sanno o fingono di non sapere e voltano lo sguardo dall’altra parte quando accadimenti ignobili come questi, si ripetono e feriscono la dignità di quella che un tempo era una Civiltà Anfibia.
Quando capita di raccontare ad uno di loro questi vergognosi fatti, la risposta spesso è un’ancor più vile e spregevole domanda: “Perchè avete voluto venire a Venezia?”
Michelangelo Eremita con un amico
Come se tale arrivo in fondo non sia gradito; come se l’accesso a questo luogo sia concesso solamente a qualcuno, magari espressione diretta di una certa cerchia di persone, ben note nei salotti d’élite. Chi è fuori da questi schemi è un intruso e va combattuto.
La sera del 15 Dicembre 2001 infine fu aperta al pubblico la Galleria d’Arte III Millennio, fu una giornata freddissima ma il clima in questo luogo di cultura fu riscaldato dall’attenzione di un centinaio di amici, Veneziani e non, che vollero condividerne la nascita. Ovviamente nessuna delle personalità locali, nemmeno l’Assessore alla Cultura, vollero presenziare.
Rinalda Truffi e Michelangelo Eremita
Dopo molti anni infine s’è capito il motivo di tanta ostilità. A Venezia non sono graditi coloro che dimostrino di esser in grado di far da sé e di proporre qualcosa d’indipendente. Questa città, retta dalla mentalità della rendita e dell’assistenzialismo clientelare della cultura, accoglie solamente chi dimostra di essere inetto ed incapace di provvedere a sé stesso.
l’artista Mario Eremita
La Galleria d’Arte III Millennio ha chiuso nel 2016 dopo tanti anni, di operatività. Quindici anni di lavoro sono la prova della validità dell’intento, della tenacia e della seria professionalità del lavoro che qui si svolse. La Galleria ha ospitato oltre duecentocinquanta artisti di ogni nazionalità e ben tre Padiglioni Nazionali della Biennale di Venezia.
i tanti carissimi amici che hanno festeggiato con noi l’apertura della galleria